Mattia Conti

Mattia Conti

MATTIA CONTI
Nasce a Molteno (Lecco) nel 1989.

Nel 2011 vince il Premio Campiello Giovani con Pelle di legno e nel 2013 ottiene il Premio Prada Journal con il racconto Gli occhi di Malrico (pubblicato nella collana digitale Zoom Feltrinelli).

Attualmente persegue la passione per scrittura e audiovisivo occupandosi di format e sceneggiatura presso una casa di produzione televisiva e cinematografica.

Di sangue e di ghiaccio

Quando Ranocchia viene ripescato dall’acqua gelida del fiume, più morto che vivo, ciò che il paese sospettava da tempo diventa certezza: è impazzito. Già non è mai stato molto brillante, con il suo fare svagato e il fisico gracile, inabile al lavoro nei campi. Da quando poi se n’è andato di casa per calcare le assi del palcoscenico sotto l’egida di quel cialtrone di Baldo Bandini, capocomico e vagabondo…

Inevitabile che la sua mente, già debole, cedesse. Il ragazzo viene internato nel manicomio di Como e tutti pensano di aver risolto il problema, senza considerare che nello stesso istituto è entrata da pochi mesi anche Bianca, la Maestrina, la ragazza che ha insegnato a Ranocchia a leggere, amare e soffrire.

E nessuno, fuori, sa che quel presunto rifugio è un luogo molto pericoloso, tra gli intrighi dell’infermiera Clementina e del suo assistente nano e le «cure» del Dottor Lucio, deciso a incidere il suo nome nella storia della scienza a costo di passare sul cadavere dei pazienti.

La parola d’ordine per Ranocchia diventa: fuggire. Ma non da solo. Il romanzo d’esordio di Mattia Conti è un’incalzante avventura all’incrocio tra il mondo affascinante dei teatranti e quello cupo dei folli, capace di illuminare in modo struggente l’amore e il suo inevitabile doppio: il tradimento.

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